SUZZARA
CALCIO 2000 |
Campo
di gioco |
"Italo
Allodi" - Piazzale Marco Polo, 7 - Suzzara
(Mn) |
Colori
sociali |
Bianco –
nero |
Internet
/ e-mail |
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Telefono
/ Fax |
0376522822 |
Eccellenza
Lombardia girone C 2007/2008 |
2^ classificata con 68
punti – ammessa ai play off Suzzara
Palazzolo 2-1 Suzzara
– Chiari 2-1 Suzzara
– Manzanese 1-0 Manzanese –
Suzzara 0-2 Suzzara
– Bressanone 1-1 Bressanone
– Suzzara 1-3 |
20
vittorie – 8 pareggi – 6 sconfitte |
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59 reti fatte
– 30 reti subite |
COME RAGGIUNGERE SUZZARA
(MN) – da Salò km. 113
Autostrada
A/4 Desenzano - direzione Venezia
svincolo A/22 direzione Modena
uscita Pegognaga
proseguire dritto oltre la rotonda per
a destra in SP49/Strada Provinciale Ovest per
alla rotonda, 2^ uscita per Strada Bertone
Grandazza per
a destra per rimanere su Strada Bertone
Grandazza per
a sinistra in Via della Pace/SP49 oltre la rotonda per
uscita verso Via Enrico Mattei per 79 mt.
leggermente a destra in Via Enrico Mattei per
a sinistra in Via Pier Paolo Pasolini per
proseguire su Via Guglielmo Marconi per
proseguire su Viale Gina Bianchi per
a sinistra in Via Antonio Gramsci per
a destra in Piazzale Marco Polo
LE MAPPE
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CENNI STORICI:
Il nome è un composto del latino sub (sotto) e di Zara,
ossia giara, nome che identifica una diramazione dell'Oglio che sfociava nel
Po.
I primi dati certi sull'origine di Suzzara sono riferibili
alla parte finale del IX secolo in un periodo di piena dominazione franca in
Italia; la fine del X secolo vede imporsi nel cuore della Padania un nuovo
centro di potere: i Canossa, che grazie al sostegno di
Ottone I, ottennero le contee di Reggio, Modena e Mantova. Nel periodo della
nascita delle realtà Comunali, Suzzara assume un ruolo strategico essendo a
ridosso della frontiera fra Mantova e Reggio Emilia. Di questo periodo è
l'origine del castello (la cui torre visibile in piazza Castello, è ultima
testimonianza rimasta). Uno dei personaggi più emblematici del XII secolo fu
Guido da Suzzara, giureconsulto della Scuola bolognese di Irnerio
e del fiorentino Accursio. Egli fu titolare nel 1260
della cattedra di diritto civile a Modena, successivamente a Napoli al seguito
di Carlo d'Angiò, a Reggio Emilia ed infine a Bologna.
Nel 1383 Suzzara passò sotto il potere dei
Gonzaga e vi rimase sino al 1710, quando assieme al Ducato di Mantova passò
sotto il dominio di casa Asburgo.
La partecipazione di Suzzara alla storia del Risorgimento è rilevante, esisteva infatti una Società (forse carbonara) composta da uomini di
ogni classe sociale, nostalgici del Regime Napoleonico in quanto timorosi di
perdere la libertà e i diritti goduti sotto il Regno d'Italia come stato
nazionale.
A tutte le guerre di Indipendenza i volontari suzzaresi
accorsero numerosi pagando un forte tributo di sangue.
Nel 1868 nasceva
Alla fine della seconda Guerra Mondiale, Suzzara diventa il
polo industriale più importante della provincia, e pur mantenendo una forte
connotazione agricola, vede nell'industria e nelle attività terziarie i
principali elementi dell'economia.
La città presenta oggi un vivace tessuto culturale, sociale,
economico e commerciale.
Oggi
Suzzara conta 19.830 abitanti (al 31/03/2008) ed è un importante centro
industriale, soprattutto nel settore meccanico (IVECO) e manifatturiero oltre
che agricolo. Negli ultimi anni ha ripreso vigore l'incremento demografico
dovuto alla richiesta di forza lavoro da parte delle maggiori industrie della
zona ed all'insediamento di nuove piccole-medie aziende.
A
est il comune di Suzzara confina con i territori di Gonzaga e Pegognaga; a nord con Motteggiana;
a ovest: Dosolo, Viadana ed a sud con Luzzara (RE). Nel comune, oltr al
capoluogo, sono comprese anche le frazioni di Brusatasso,
Riva, Sailetto, San Prospero, Tabellano
e Vie Nuove.
Famoso
è il "Premio Suzzara", manifestazione artistica la cui prima edizione
risale al 1948 ed a cui hanno partecipato anche pittori famosi come Ligabue e
Renato Guttuso. E' in funzione una mostra perenne (presso la galleria civica)
in cui è possibile visitare i capolavori che ne hanno fatto la storia.
Numerosi
sono i ristoranti e gli agriturismi dove è possibile mangiare piatti tipici
della cucina mantovana ed emiliana.
Patrono
della città è San Biagio che si festeggia il 3 febbraio.