COPPA ITALIA DI SERIE D 2004/2005

PRIMO TURNO:

Domenica 22 agosto 2004 - ore 16.00

SALO' - RODENGO SAIANO 2 - 1

 

SALO’: Hofer, Ferrari, Lodrini, Valenti, Ferretti, Caini, Quarenghi, Cazzamalli, Bojanic (30’ st Lumini), Danesi (37’ st Faita), Franchi (24’ st D. Bonvicini). (Micheletti, Cittadini, Gamberini, Omodei). All. R. Bonvicini.

RODENGO SAIANO: Desperati, Arici, Consoli, Belluomini (14’ st Poloni), Lanfredi, Poletti, Pasinelli, Antonini (32’ st Conforti), Dossou (1’ st Marazzo), Gamba, Pau. (Ramera, Di Malta, Faini, Pedroni). All. Braghin.

ARBITRO: Bellutti (Trento).

RETI: pt 27’ Danesi, 32’ Pasinelli; st 35’ Quarenghi.

NOTE: giornata calda e ventilata, terreno in buone condizioni, spettatori 250; angoli: 8-7 per il Salò. Ammoniti: Belluomini, Valenti e Poloni per gioco scorretto.

     

da "Bresciaoggi" del 23 agosto 2004

di Sergio Zanca

Il primo derby ufficiale della stagione in serie D si chiude con la vittoria del Salò, che va oltre il risicato punteggio. Il Rodengo Saiano, abituato a giostrare da anni in questa categoria, accusa la maggiore freschezza dei gardesani, intraprendenti e sbarazzini. La partita di Coppa Italia, che richiama un buon pubblico, corre via piacevole e gustosa, riservando spunti deliziosi, difficili da vedere nel mese di agosto, quando la fatica della preparazione incide sui muscoli e annebbia la mente. Le due squadre non tirano mai i remi in barca, dimostrando di possedere il gusto per il gioco e l'inventiva.

Dopo avere conquistato la coccarda tricolore di Eccellenza in maggio al Flaminio di Roma (1-0 contro i pugliesi del San Paolo, un quartiere di Bari), il Salò si presenta al via della nuova edizione senza gli squalificati Pablo Scirè (un turno) ed Enrico Salvadori (tre), che paga una botta maliziosa rifilata a un avversario al termine di quell'incontro, mentre festeggiava con i compagni. L'allenatore Roberto Bonvicini propone un modulo con quattro difensori (il 18enne Marco Ferrari, ex Primavera del Brescia, e il 19enne Lodrini, ex Albano, sulle corsie esterne, gli esperti Ferretti e Caini a chiudere i varchi centrali), due piloni in mezzo (Cazzamalli e Valenti, l'anno scorso a Rodengo), un attaccante boa (il bosniaco Bjanic) e gli altri a fare movimento, garantendo fantasia e sacrificio. Uno schema che, nella zona alta del campo, costringe Quarenghi, Danesi e Stefano Franchi a continui scambi, per aprire corridoi e suggerire mosse impreviste. Braghin, invece, opta per il classico 4-4-2 con Arici e Consoli terzini, Lanfredi (capitano) e Poletti centrali, Pasinelli, Belluomini, Gamba e Antonini a formare (da destra a sinistra) la cerniera, Dossou e Pau avanti.
Dopo soli 30 secondi Dossou serve su un piatto d'argento a Pau l'occasionissima per sbloccare il punteggio. Hofer, altoatesino della Val Passiria, è abile nell’uscita e a ribattere il tiro. Sembra la classica azione per mettere soggezione al Salò, che invece risponde immediatamente con Bojanic, zittito in area da Desperati. Al 7' l'unica indecisione di Ferretti, nel quadro di una prestazione esemplare: avventato tocco indietro di testa, Hofer costretto agli straordinari per sventare su Dossou. Al 9' la ripetizione in fotocopia, ma sul versante opposto: Lanfredi pasticcia, Desperati obbligato a chiudere su Quarenghi.
Al 23' sventola di Danesi su punizione: pallone non trattenuto da Desperati, rinvio di Consoli. E' proprio il momento di Danesi che, al 25', approfitta di un passaggio errato per innestare la marcia superiore, entrare in area e chiamare il portiere alla deviazione in angolo con la punta della scarpa. Appena il tempo di gustare gli applausi e arriva il vantaggio. Lodrini rompe gli indugi incuneandosi all'attacco, sulla sinistra: cross, Franchi è sbilanciato, nessuna difficoltà per Danesi a firmare l'1-0.

Il Rodengo non ci sta e rimedia subito. Cross di Belluomini da destra, stacco di testa di Pasinelli (lasciato, nella circostanza, completamente solo), e Hofer deve inchinarsi: 1-1, tutto da rifare. Il Salò non si scoraggia, e riparte con lucidità. Al 39' Quarenghi (da sinistra) serve al centro per Franchi, che prende la mira e costringe Desperati a una parata imperiale. Sul successivo corner calciato da Danesi, Ferretti entra deviando allo stelle.
Nella ripresa Braghin inserisce Marazzo al posto di Dossou. «Una scelta tecnica, non dovuta a infortunio, ma dettata dalle necessità di provare tutti gli elementi a disposizione», spiega al termine. Il Rodengo scalda le mani a Hofer con una punizione di Gamba: il portiere vola con eleganza a deviare in angolo. I gardesani non stanno a guardare e replicano pericolosamente. Danesi lancia Quarenghi, sul cui radente Desperati ci mette di nuovo il piede.

Trascorrono più di venti minuti senza che la gara riservi emozioni di sorta. I padroni di casa, comunque, tengono bene il ritmo e scandiscono il passo. Al 38' il lampo che è un premio alla qualità. Quarenghi finge di calciare una punizione, poi scatta sulla sinistra per raccogliere la battuta di Valenti: il bomber tascabile mira l'angolo più lontano, e supera in diagonale il portiere. Roba da leccarsi i baffi. Nel finale da annotare un sinistro di Marco Ferrari, fuori di poco, e l'ennesima incursione di Quarenghi. Il capitano fa perdere la testa ai difensori e a Desperati, che si salva casualmente in corner.

Finisce 2-1. Un risultato confortante per il Salò che, affacciandosi alla categoria superiore, non accusa timori reverenziali. Il Rodengo, più indietro nella preparazione, ha l'opportunità di riscattarsi già domenica prossima nella gara di ritorno. Il calcio d'agosto offre subito la possibilità di rimettersi in piedi.