COPPA ITALIA DI SERIE D 2004/2005
PRIMO TURNO:
SALO’: Hofer, Ferrari, Lodrini, Valenti, Ferretti, Caini, Quarenghi, Cazzamalli, Bojanic (30’ st Lumini), Danesi (37’ st Faita), Franchi (24’ st D. Bonvicini). (Micheletti, Cittadini, Gamberini, Omodei). All. R. Bonvicini. RODENGO SAIANO: Desperati, Arici, Consoli, Belluomini (14’ st Poloni), Lanfredi, Poletti, Pasinelli, Antonini (32’ st Conforti), Dossou (1’ st Marazzo), Gamba, Pau. (Ramera, Di Malta, Faini, Pedroni). All. Braghin. ARBITRO: Bellutti (Trento). RETI: pt 27’ Danesi, 32’ Pasinelli; st 35’ Quarenghi. NOTE: giornata calda e ventilata, terreno in buone condizioni, spettatori 250; angoli: 8-7 per il Salò. Ammoniti: Belluomini, Valenti e Poloni per gioco scorretto. |
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da "Bresciaoggi" del 23 agosto 2004 di Sergio Zanca Il primo derby ufficiale della stagione in serie D si chiude con la vittoria del Salò, che va oltre il risicato punteggio. Il Rodengo Saiano, abituato a giostrare da anni in questa categoria, accusa la maggiore freschezza dei gardesani, intraprendenti e sbarazzini. La partita di Coppa Italia, che richiama un buon pubblico, corre via piacevole e gustosa, riservando spunti deliziosi, difficili da vedere nel mese di agosto, quando la fatica della preparazione incide sui muscoli e annebbia la mente. Le due squadre non tirano mai i remi in barca, dimostrando di possedere il gusto per il gioco e l'inventiva.
Dopo avere conquistato la
coccarda tricolore di Eccellenza in maggio al Flaminio di Roma (1-0 contro i
pugliesi del San Paolo, un quartiere di Bari), il Salò si presenta al via
della nuova edizione senza gli squalificati Pablo Scirè (un turno) ed Enrico
Salvadori (tre), che paga una botta maliziosa rifilata a un avversario al
termine di quell'incontro, mentre festeggiava con i compagni. L'allenatore
Roberto Bonvicini propone un modulo con quattro difensori (il 18enne Marco
Ferrari, ex Primavera del Brescia, e il 19enne Lodrini, ex Albano, sulle
corsie esterne, gli esperti Ferretti e Caini a chiudere i varchi centrali),
due piloni in mezzo (Cazzamalli e Valenti, l'anno scorso a Rodengo), un
attaccante boa (il bosniaco Bjanic) e gli altri a fare movimento, garantendo
fantasia e sacrificio. Uno schema che, nella zona alta del campo, costringe
Quarenghi, Danesi e Stefano Franchi a continui scambi, per aprire corridoi e
suggerire mosse impreviste. Braghin, invece, opta per il classico 4-4-2 con
Arici e Consoli terzini, Lanfredi (capitano) e Poletti centrali, Pasinelli,
Belluomini, Gamba e Antonini a formare (da destra a sinistra) la cerniera,
Dossou e Pau avanti.
Il Rodengo non ci sta e
rimedia subito. Cross di Belluomini da destra, stacco di testa di Pasinelli
(lasciato, nella circostanza, completamente solo), e Hofer deve inchinarsi:
1-1, tutto da rifare. Il Salò non si scoraggia, e riparte con lucidità. Al
39' Quarenghi (da sinistra) serve al centro per Franchi, che prende la mira
e costringe Desperati a una parata imperiale. Sul successivo corner calciato
da Danesi, Ferretti entra deviando allo stelle. Trascorrono più di venti minuti senza che la gara riservi emozioni di sorta. I padroni di casa, comunque, tengono bene il ritmo e scandiscono il passo. Al 38' il lampo che è un premio alla qualità. Quarenghi finge di calciare una punizione, poi scatta sulla sinistra per raccogliere la battuta di Valenti: il bomber tascabile mira l'angolo più lontano, e supera in diagonale il portiere. Roba da leccarsi i baffi. Nel finale da annotare un sinistro di Marco Ferrari, fuori di poco, e l'ennesima incursione di Quarenghi. Il capitano fa perdere la testa ai difensori e a Desperati, che si salva casualmente in corner. Finisce 2-1. Un risultato confortante per il Salò che, affacciandosi alla categoria superiore, non accusa timori reverenziali. Il Rodengo, più indietro nella preparazione, ha l'opportunità di riscattarsi già domenica prossima nella gara di ritorno. Il calcio d'agosto offre subito la possibilità di rimettersi in piedi. |
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